ENERGIA

14 Ottobre 2020, aggiornato Aprile 2023

L'energia può essere paragonata all'acqua.

Quando l'acqua scorre è fresca, pulita, limpida e si può bere. Ma se per svariate ragioni, l'acqua ristagna essa imputridisce, diventa imbevibile, torbida e puzzolente.  

La causa del ristagno, è la conseguenza di una alterazione del normale flusso energetico.

I fattori che lo determinano, possono essere di tipo:

• mentale;
• emotivo/sentimentale (tensioni);
• alimentare;
• corporeo (rigidità muscolo tendinee).

Anche se la riserva energetica a nostra disposizione è infinita, è buona cosa non sprecarla!

Ogni rigidità e tensione equivale ad una stasi energetica, ad una forza vitale bloccata in una determinata area del corpo, corpo che possiamo immaginare come fosse una grande porta affiancata da porte più piccole: le articolazioni.

Se ogni giorno questa grande porta viene aperta e sbattuta, dopo un po' di tempo essa incomincerà a cigolare e le cerniere cederanno.

Il medesimo risultato, si otterrà se la porta viene lasciata sempre chiusa. Ma se ogni giorno facciamo attenzione ad aprirla dolcemente, ed altrettanto dolcemente facciamo attenzione a richiuderla, queste conseguenze verranno evitate.

Prima della medicina tradizionale cinese, che ha una storia di 2500 anni, c'era il Chi Kung, che significa letteralmente "lavoro sull'energia" (chi= energia Kung=esercizio).

E' una pratica che contempla il concetto di coordinazione, secondo la quale tutto si muove come fosse unito e strutturalmente connesso, non solo a livello fisico ma anche psicologico: se muovo un dito della mano, anche tutto il corpo seguirà questo movimento.

Questa è la visione orientale del corpo e che, tradotta in termini pratici, può essere paragonata a quella di una collana di perle tenuta tra le due dita di una mano: facendo oscillare il filo da una parte, la prima perla trasferirà la sua energia a quelle successive, che si muoveranno con lei all'unisono.

Questo dovrebbe essere l'ordine naturale.

• il filo è l'energia; 
• le perle sono il corpo che si muove;
• le due dita della mano sulla collana, sono l'intenzione (forza sempre presente ed indipendente dalla volontà).

Grazie della tua attenzione

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