"L'incontro con se stessi, è una delle esperienze più sgradevoli alle quali si sfugge proiettando tutto ciò che è negativo sul mondo circostante. Chi è in condizione di vedere la propria ombra, e di sopportarne la conoscenza, ha già assolto una piccola parte del compito." C. G. Jung
18 Gennaio 2021, aggiornato 21 aprile 2023
Che lo si voglia o no, il male esiste e pretende di essere ascoltato, il che non significa che deve essere nutrito, ma che il suo ruolo può essere riconosciuto e poi accolto. Può avere il nome di una malattia, di un problema, di un malessere, di un conflitto emotivo o di una paura terrificante, non importa!
L'importante è sapere che il "male" funge da intermediario e da messaggero tra il corpo, l'anima, la mente e lo spirito e che, quasi certamente, ha qualcosa da dirci.
Polarizzarci dalla parte di Dio (luce) o del diavolo (ombra), non è sicuramente la soluzione.
Se il conflitto e la contraddizione esistono contemporaneamente, e con noi giocano a rimpiattino, vuol dire che hanno una funzione da svolgere e che noi abbiamo la possibilità di riconoscerla e di integrarla, evitando di sbattere la polvere sotto il tappeto, così come siamo soliti fare quando non vogliamo vederla.
Automatizzare la rimozione dei problemi, escludendone i loro preziosi contenuti, non ci permette di agire a favore di un cambiamento e non consente alla coscienza di crescere e di portarci i suoi doni.
Prima, però, dobbiamo riuscire a tollerare la forza e la pressione energetica con la quale le contraddizioni ci attraversano e farci anche qualche domanda.
Grazie della tua attenzione
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