1997
Due furono i gruppi di ricerca coinvolti:
Vennero teletrasportate tutte le informazioni possibili contenute in un singolo fotone (particella elementare che costituisce la luce) in un altro fotone.
⇨ UN ESEMPIO PER SPIEGARE QUESTO FENOMENO ⇦
Supponiamo che io, dal pianeta Terra, voglia tele trasportare un libro destinato al mio fidanzato, che si trova sul pianeta Marte.
Per raggiungere lo scopo, avrò bisogno di 2 cabine perfettamente isolate dal mondo esterno: in una mi trovo io, nell'altra il mio fidanzato.
Nella mia cabina riporrò sia il libro fisico, sia una quantità di materia esattamente uguale a quella del libro, ma composta solo di atomi, che hanno un loro gemello su Marte, per cui se modifico questo materiale ausiliario sulla Terra, si modificherà istantaneamente anche quello su Marte.
Tutte le informazioni del libro, saranno "lette" grazie alla attivazione di uno scanner, che consentirà di conoscere la posizione e lo stato degli atomi, anche se, per farlo, dovrò distruggere questo stato (lo impongono le leggi della fisica microscopica).
Durante la lettura delle misure, la materia ausiliaria si mischierà al libro e questo stato verrà trasferito istantaneamente alla materia gemella su Marte. Si produrrà così uno "stato misto", composto dalle informazioni del libro (fisico) e dagli atomi della materia ausiliaria, che genereranno dei segnali destinati alla cabina "marziana".
Il trasferimento è completato e, alla accensione della spia, il mio fidanzato potrà aprire lo sportello e prendere il libro.
1998
Primo Esperimento ➡ prelevamento di cellule dal palato di un uomo
All'uomo fecero guardare diversi programmi televisivi, alcuni con immagini di pace e tranquillità, altri con immagini di violenza.
RISULTATO: in entrambi i casi, la risposta fisiologica dell'uomo, e quella delle sue cellule, fu identica.
Gli sperimentatori, allora, aumentarono la distanza tra l'uomo e le sue cellule di 80 km; erano trascorsi 5 giorni dal prelievo, ma le cellule continuavano a registrare all'unisono la stessa attività dell'uomo.
Secondo Esperimento ➡ proiezione di un fascio di luce a due uomini estranei tra loro
Furono concessi solo pochi minuti per dar loro la possibilità di sviluppare una conoscenza superficiale.
RISULTATO: il secondo soggetto rispose neurologicamente in modo identico alla reazione del primo, che aveva ricevuto il raggio ed uguale fu anche il restringimento della pupilla.
Cambiando soggetti e posizionandoli ad una distanza sempre maggiore, gli esiti non cambiarono mai.